La ragazzina, Antonella, per dirla a parole di una canzone che tanto amo, “sembrava appesa a un palloncino”, tali erano le sua incertezze e le sue curiosità, che si alternavano ai punti fermi che iniziava a quell’età a costruirsi. La madre aveva trasmesso un grande senso di rispetto per il padre, che benché propositivo e diligente, risultava particolarmente taciturno e proprio proprio santo non era. Ma chi può dire di esserlo se non in relazione ad uno schema? Severino aveva una personalità calma e molle durante il giorno, alla sera con gli amici al bar giocava a carte e non era solito vincere. Chiaramente la moglie di questo non era contenta ed in seguito ha dovuto prendere provvedimenti.
“Toni” però aveva un lato imprevedibile, per cui già in alcuni episodi si poteva intuire cosa bollisse in pentola… Il giorno che un cliente insoddisfatto ha mandato a quel paese suo padre, nessuno si aspettava di certo di vedere una ragazzina mollare un cazzotto in faccia ad un uomo! Lei aveva anche un lato che sfociava verso la vanità, giocando spesso davanti allo specchio a sistemarsi e a guardarsi, un gioco forse durato anche poco, fino al giorno in cui alle sue spalle le capitò di vedere un demone cornuto… Già, questo Diavolo, che ritorna anche nelle carte, per cui a suo dire il gioco delle carte apparteneva al Diavolo, e curiosamente nei tarocchi se ne può trarre un esempio diametrale.
Questo militare che bazzicava il distributore di benzina dei suoi genitori era riuscita ad affascinarla, proprio come quel demone che ti aspetti nonostante lo spavento di vedere di nuovo, e lei aveva accettato il suo invito ad uscire. Toni era strana, secondo la sorella non era raro vederla scendere dopo ore di assenza dal carrozzone Mercedes di alcuni zingari giostrai che stavano nei dintorni. Tutt’ora ciò rimane un mistero. Forse organizzavano tornei di briscola. Chiaramente quell’appuntamento, o quelli che seguirono con questo Francesco militare, portarono a ciò che non sarebbe mai dovuto, o potuto, o voluto, succedere. Toni è incinta e Francesco vuota il sacco, oppure le informazioni circolanti vennero al pettine. Promesso sposo, aveva anche altri inciuci oltre a quello con lei. Difatti in quell’autunno, in cui lei ricorda amaramente le pesche Saturnine come sfondo di quel triste paesaggio lui si presenta con l’idea di farla abortire, ma lei in maniera molto determinata lo alleggerisce dalla responsabilità consigliandolo di andare tranquillamente per la sua strada.
Sarebbe stato il periodo di maggior floridità e gioia per una donna, ma per Toni non lo era, lei doveva mantenere il segreto, sua madre l’avrebbe uccisa se l’avesse saputo, e lei andava avanti giorno per giorno nutrendo quel feto di questa incerta emotività, di quella menzogna ignava e irresponsabile che non aveva un perché ne una risoluzione.
Ma si sa, le forme cambiano quando aspetti un bambino, e benché la complicità della sorella maggiore Annalisa, “Nali”, mantenesse il segreto in cassaforte, Alba Rosa Mercedes, la madre con i pantaloni di casa sua, si preoccupava del continuo ingrassare di sua figlia. Fino al giorno in cui, desiderosa di risposte, un medico le disse, “signora, sua figlia non ha nessuna particolare malattia, porta in grembo un feto di circa 5 mesi!”
La reazione di questa donna non fu proprio “all’inglese”.
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