Questo stato di addormentamento prosegue. Devo assolutamente smetterla di chiedermi perché. Anche perché ogni volta mi chiedo: ma come è possibile?, e puntualmente mi offusco dal nervosismo, mi arrabbio e perdo l’equilibrio. Quindi imperativo, devo smetterla di cercare i motivi per cui ciò che vedo non mi piace, non mi piace proprio per niente. D’altronde per qualunque problematica preesistente avevo già cominciato a farlo ed i risultati si cominciavano a vedere.
Lo stesso atteggiamento funziona con il tentare di dare le colpe all’esterno per trovar soggetto ai propri problemi.
Non devo nemmeno temere. Temere di tornare ad una condizione peggiore, quale una condizione già passata e non più desiderata, o peggio ancora, ad una situazione sconosciuta, ma sempre dello stesso tipo, cioè sconveniente.
In particolare ciò danneggerebbe la mia forza di volontà, così come la paura intaccherebbe il percorso della fede.
Vedo persone e, giudicandole purtroppo, constato dal loro atteggiamento, lo stato di addormentamento, preesistente forse, che si è manifestato in maniera evidente. Preferiscono soffocare, per ignoranza, per paura, per timore, per identificazione. Dall’altra parte non dovrebbe esserci rabbia, allo stesso modo, altrimenti il percorso è sputtanato.
Sarebbe bello poter rileggere questo articolo in futuro, ricordando che oggi è il 3 gennaio 2021 (a proposito, Buon Anno!), e ridere di me e di come sto in questo momento.
Lo spero davvero tanto, ne sono sicuro, non credo potrà succedere.
3 scenari. Ognuna di queste frasi predittive, veicola una forma di energia. Scelgo di faticare con la numero 2.
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