Oggi sono sceso in spiaggia, la strada lo consentiva, il tempo pure. Il sole cullava un mare calmo senza brezza. Di solito mi fermo in maniera casuale, e casualmente in zona “100” ho scoperto un piccolo circolo velico dolcemente e silenziosamente popolato. A distanza di qualche centinaio di metri tintarella e bambini in costume, i soliti ignoti, così come me, che non capisci bene cosa facciano lì. In cielo Michele Arcangelo che colpiva il drago, in un tenore di blu, grigio e bianco, con il dominio totale della nostra grande Stella.

Prendo una nota volante per ricordarmi. Per ricordarmi che non amo l’autunno. L’autunno del cuore probabilmente. In inglese l’equivalente parola fall significa anche desinenze del verbo “cadere” o il sostantivo “caduta”. Questa stagione dall’inizio tiepido e scherzoso ha in regalo per noi un mare che raccoglie tutti gli stati d’animo, li fa ondeggiare nella sua marea e te li restituisce lavati, ma salati. Ti mostra anche quanto è bello ciò che hai vicino e nemmeno sai che c’è, esattamente come la basilica di San Francesco o la piazza dei Miracoli ancor prima di girare l’angolo, momento seguente in cui ti rendi conto della loro immensità. Difatti il mare ti dimostra quanto è bello ciò che non vedi.

Ma quando lo vedi lo devi apprezzare. Ti ricorda che c’è ed è immenso, sconfinato. Ti ricorda di quanto sei fortunato ad abitare a pochi passi da lui. Così come alcune case a ridosso di un fiume di montagna, un bosco, un lago, la montagna, intesa come roccia, o tutte le forme di natura ”incazzata” che a ridosso da te, cerca di mostrarti qualcosa. Cerca di mostrarti che tu non vali nulla. Che la tua inerzia è nulla a confronto della sua forza innata. La natura ha energia motrice, energia in genere, che sia eolica o dinamica, temperatura o moto non importa, sembra quasi la regali senza sforzo, sforzo del quale siamo sempre troppo stanchi noi umani.

Eppure tra noi umani oggi mi ritrovo ad essere di una specie diversa. Una specie esiliata e di difficile collocazione. Osservo le altre specie, più diffuse e numerose e mi chiedo se faccio io pena a loro, se sono in estinzione o in esilio. Se sono alieno o intruso. Ma questa è riflessione già di alcune settimane or sono. Ma ci sono specie e specie. Tra l’altro oggi scrivevo due righe molto incomplete sulle virtù di ciò che mi coccolava, disteso su una mucchia di mattonelle raccolte dalla passerella, con il sole che mi spingeva da dietro, e di fronte un mare sereno e tutto intorno un cielo da capogiro. ”Il mare raccoglie ed accoglie, ordisce e stordisce. Rifugio esposto di un angolo di estesa immensità”. Sicuramente due righe incomplete per gli ossimori, i paradossi, i sontuosi aggettivi ed i relativi contrari che caratterizzano uno spettacolo in caduta che oggi mi è stato offerto.

Al rientro a casa un tratto breve di lungomare. E lì, proprio lì, che attacca la speranza. Alimentata dal vedere un’altra specie, i cosiddetti amanti del mare e delle sue necessità, delle sue virtù. Persone che sembrano comparire dal nulla, perfettamente incastonati in un contesto che altrimenti non potrebbe esistere. Non esiste ne impegno ne lavoro, così come non ti devi chiedere altro se non osservarli nella loro perfetta attitudine. Così come qualcuno descriveva bene cantando ”la gente della notte” prima di vendersi, se fossi in grado canterei “la specie del mare in autunno”, un autentico spettacolo di persone che puoi incontrare solo in quella situazione, chi esercita e chi è stante, una vera manna per la mia depressione autunnale. E devo necessariamente riprendermi, perché da qui a febbraio cadrò sempre più in basso, non ne ho saltato uno, e vorrei tanto smentirmi per il prossimo anno.

Sono davvero giù, sto per crollare, perché non vi è proiezione passata o futura, è proprio questo presente che mi sta dilaniando, sono stanco e vorrei sparire nel nulla a volte, passando le password e quel poco che mi contraddistingue nel compito e nel merito in un battito di ciglia, come se fosse possibile trasmetterlo direttamente, come le materie scolastiche ne ”il pianeta verde”. Poi però YouTube invadendo la mia privacy mi solletica e mi sollecita con questo, ed anche oggi la dieta inizia domani…

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